Come usare il condizionatore in inverno

La diffusione dei condizionatori all’interno delle proprie mura domestiche, complice il rapido progresso tecnologico e il cambiamento climatico, che costringe ad adattarsi ai nuovi climi e alle nuove temperature mondiali, ha registrato una rapida ascesa, rappresentando una produzione florida e in continua crescita per il mercato di tutto il globo. Nonostante la credenza che i climatizzatori si possano usare soltanto in estate per raffreddare i locali interni, oggi esistono condizionatori perfetti anche per l’inverno, detti anche inverter, capaci di riscaldare in maniera costante e uniforme ogni spazio. Ecco dunque una guida completa su come utilizzare al meglio il condizionatore in inverno, ottimizzandone i costi, le funzioni e il consumo di energia.

Come usare il climatizzatore in inverno?

Come anticipato in precedenza, i moderni climatizzatori inverter permettono, grazie alla presenza al loro interno di una pompa di calore, di funzionare anche come riscaldatori degli ambienti interni, rendendo questi strumenti perfetti non soltanto per la stagioni estiva, più calda e torrida, ma anche per quella invernale, certamente più fredda e gelida. Proprio grazie a questa loro composizione interna che presenta pompe di calore moderne e performanti, i condizionatori aria calda, di tipologia inverter, riescono dunque a riscaldare in pochi istanti e in maniera uniforme qualsiasi stanza interna alla propria abitazione, limitando così l’accensione di impianti di riscaldamento a gas, di più grande impatto ambientale.

Il condizionatore ad aria calda e fredda, infatti, consente di ottimizzare i costi di installazione di eventuali stufe e riscaldamenti, riuscendo a soddisfare tutte le esigenze all’interno di un unico dispositivo. Per utilizzare il climatizzatore in inverno sarà dunque necessario disporre di un condizionatore adatto e selezionare la funzione di emissione di aria calda, direttamente dal proprio telecomando in dotazione nel momento dell’acquisto del climatizzatore inverter. Per selezionare la funzione corretta bisogna osservare i simboli del telecomando, che possono essere diversi per ogni condizionatore, ma che di solito presentano l’immagine di un sole per indicare la funzione di aria calda.

Nel caso in cui il simbolo non sia presente, sarà comunque sufficiente scorrere sul menù fino a trovare l’opzione ricercata, avviarla e attendere che tutti i locali si riscaldino in maniera uniforme, garantendo una temperatura costante e un comfort assoluto. Oggi, sono diverse le case di produzione impegnate nella realizzazione di ottimi climatizzatori perfetti per l’estate e per l’inverno, come ad esempio i condizionatori Tudor o i condizionatori Daikin, così come anche quelli di Mitsubishi e di Saunier Duval, tutti dotati di diverse funzioni e completi di istruzioni per i telecomandi e per i programmi attivabili.

Quando accendere il condizionatore in inverno?

Come anticipato, utilizzare un condizionatore ad aria calda serve oltre che a riscaldare l’ambiente, anche a limitare il consumo di stufe o impianti di riscaldamento a gas. Tuttavia, anche i climatizzatori presentano un costo e un dispendio energico. Infatti, quando si vuole accendere un condizionatore per l’emissione di aria calda bisogna cercare di impostare la giusta temperatura, che non risulti quindi eccessiva e non comporti particolari sprechi e danni per l’ambiente.

Uno dei consigli principali è dunque quello di accendere l’aria calda del climatizzatore soltanto quando la temperatura interna della casa sia effettivamente fredda e di non esagerare con i gradi impostati. È sempre preferibile, infatti, mantenersi a una temperatura costante di circa 18 gradi, fino a un massimo di 20 per non esagerare con i consumi. Tuttavia, è possibile spingersi anche a valori intorno ai 23 o 24 gradi centigradi in quei periodi dell’anno in cui le abitazioni sono particolarmente fredde o per quei locali molto grandi che necessitano di temperature più alte per riuscire a riscaldarsi adeguatamente.

Ovviamente, per conservare la temperatura interna è preferibile essere in possesso di un buon sistema di isolamento termico che copra tutta la superficie domestica, facendo così in modo che il calore interno non si disperda e che il freddo esterno non penetri attraverso le porte o le finestre. Per trovare l’opzione di riscaldamento migliore per ogni esigenza è poi necessario semplicemente scorrere i simboli contenuto nel telecomando del climatizzatore che sarà dotato di diverse funzioni, come la funzione dry per un’emissione di aria più secca, e altre caratteristiche utili per creare un ambiente confortevole. I vantaggi di questi climatizzatori sono quindi molteplici, dal momento che sono in grado di riscaldare e cambiare la temperatura di un ambiente in poco più di un quarto d’ora, rispetto ai vecchi sistemi a gas che impiegavano ore prima di raggiungere la temperatura richiesta.

Quanto consuma un climatizzatore d’inverno?

Da quanto scritto in precedenza, sembra dunque evidente che i vantaggi dei condizionatori inverter, dotati di pompe di calore, siano molteplici. Nella maggior parte dei casi, sarà sufficiente la loro presenza in casa per garantire una temperatura mite e ottimale sia nel periodo estivo che in quello invernale. Al contrario di quanto avviene coi sistemi a gas, che richiedono rifornimenti continui e costosi, l’energia elettrica consumata da questi dispositivi risulta particolarmente contenuta, ottimizzando i costi, senza rinunciare al caldo tepore dentro le proprie mura domestiche. Tuttavia, il consumo dei climatizzatori può dipendere da diversi fattori, come ad esempio dalla temperatura di riscaldamento o raffreddamento impostata, o una classe energetica più bassa, fattori che potrebbero far aumentare leggermente i costi.